venerdì 28 dicembre 2007

A Tullio...

20 anni fa (27/12/1987), in seguito ad un incidente stradale, perdevo mio fratello gemello. Non sto a tediarvi col racconto di quanto il Natale non rappresentasse più un momento di festa per la mia famiglia; e nemmeno su quanto è difficile cercare di dimenticare, quando basta specchiarsi al mattino per ricordarsi tutto. Vorrei invece usare questo post per dedicare RM a mio fratello, una persona splendida con una grande amore per il disegno e il fumetto, tanto da decidere di intraprendere gli studi artistici e coltivare questa sua passione. Avevamo tanti progetti in comune, ma come ho detto prima, la vita è imprevedibile. Comunque col tempo, pian piano, alla fine una parte di quei sogni sono diventati realtà: Rubor Maximus è uno di questi.

mercoledì 26 dicembre 2007

Metropolis

Dovrei raccontarvi qualcosa di RM2, ma visto che ho parlato di Metropolis, vi posto una tavola di RM3, una totale anteprima che spero apprezziate...

Film 2


La scorsa notte anno trasmesso “Metropolis” film di animazione giapponese del regista Rin Tano e ispirato al manga di Osamu Tezuka. Cosa dire: bellissima animazione e disegni; in particolare la città, in puro stile deco, è perfetta, idem i robot e quanto altro debba ricostruire l’ambientazione steampunk, tipica anche del film di Fritz Lang (1926). Purtroppo del film originale di Lang, con il suo impegno politico e il messaggio sociale-socialista, non è rimasto niente, non so se nel manga c’era qualcosa di più, ma la sensazione che ho avuto è di grande ammirazione per i disegni, ma di enorme delusione per la storia, che risulta alla fine sulla scia della tipica tradizione giapponese, senza un salto di qualità. Voto 6 scarso.

Film 1

Qualche giorno fa sono andato al cinema a vedere “Il mistero delle pagine perdute”, film targato Disney, secondo film che ha come protagonista Nicolas Cage nella veste del cercatore di tesori Ben Gates. Il film nonostante tutto mi è piaciuto, anche se è il tipico film per famiglie, natalizio, dove tutti sono buoni, alla fine persino i cattivi, dove l’America è una grandissima e democratica nazione e pure i loro presidenti, tra l’altro iper acculturati. Ma se escludiamo questi aspetti, è un bel film per gli appassionati di archeologia e misteri storici, certo non regge il confronto con il più noto “Indiana Jones”, ma in attesa che le avventure di Indy tornino al grande schermo, accontentiamoci di Ben Gates, suo alter ego moderno. Voto 7 1/2

giovedì 20 dicembre 2007

BUON NATALE!



E' il mio primo Natale, come blog.
Un augurone a tutti quelli che passano di qui. P.S. se non sapete cosa regalarmi, comprate una copia di RM :)

domenica 16 dicembre 2007

Date e mode antiche



Nel mio precedente post ho parlato di Quirigua, ma mi sono dimenticato di dirvi una cosetta interessante sulle stele: sulla facciata principale, frontale, si trova raffigurata di solito la figura del re, ma sui laterali e sul retro della stele, cosa c’è ? Tutta una serie di simboli che ne fanno alcuni dei più antichi calendari del mondo. Pensate che una delle stele riporta una data che si potrebbe riferire ad avvenimenti di circa 400 milioni di anni fa ? Passiamo ora ai copricapi delle fanciulle di pag. 51 e l’immagine di Sophie di pag 29, sempre di RM2: sia la corona di Sophie che i copricapo sono ispirati alla “Dama di ELCHE”, un busto policromo, scoperto nel 1897 in un sito archeologico nei pressi di Valencia, in Spagna. Si tratta di una tra le più belle sculture dell’arte iberica, probabilmente del 4-5 secolo A.C., sebbene altri la ritengano di origine tardo ellenica o romana. La statua mostra una fanciulla con uno strano e complicato copricapo, c’è chi dice raffiguri una principessa, oppure una divinità, magari una sacerdotessa dell’antica città di Tartasso, che secondo alcuni era una colonia di Atlantide; per quest’ultimi lo strano copricapo potrebbe essere un esempio di tipico abbigliamento alla atlantidea.

sabato 15 dicembre 2007

Quirigua

In RM2 si trovano alcuni riferimenti alla cultura maya e atzeca, come gli abiti dei sacerdoti e di Galvano quando si parla di Atlantide. Tra le altre cose la statua che compare a pag. 50 e a pag. 51 di RM2 è ispirata ad una delle 24 stele di Quirigua (in particolare a quella che viene detta il nano, per le sue contenute dimensioni).
Che cosa è Quirigua, beccatevi questo riassunto, dopo vi verrà voglia di andarla a vedere di persona. Quirigua è il nome di un antica città Maya che si trova nel dipartimento di Izabal, in Guatemala. Costruita probabilmente nel 500 e che, improvvisamente, nell’850 venne abbandonata. Originariamente città vassallo di Copàn, a partire dalla meta del 700 acquisto il ruolo di dominio, grazie alla vittoria del suo re Cauac Sky (noto anche come Butz Tiliw o K’ak’ Tiliw Chan Yo'at) sul re di Copàn. Oggetto di studi archeologici a partire dal 1840, il sito di Quirigua offre una grande quantità di statue, alcune delle quali, tra le più importanti della mesoamerica. Tra queste, hanno un notevole pregio e suscitano stupore nei visitatori, alcune stele, scolpite in singoli blocchi di pietra, dalle enormi dimensioni, fino ad arrivare ai 10 mt di altezza per un peso di 60 tonnellate.

Se volete vedere alcune immagini delle stele: http://mayaruins.com/quirigua.html





domenica 2 dicembre 2007

Vivere o morire nel mondo dei fumetti (forse fino ad ora non ho capito niente)…


Da un po’ di tempo a questa parte, navigando per i vari blog, mi sono reso conto che il mio approccio con il mondo dei fumetti è sbagliato…
Siamo in un periodo dove vige il sensazionalismo, il culto del proprio ego portato alle stelle, il desiderio di emergere è fortissimo e ogni metodo, come in guerra ed amore, è lecito. Una testimonianza diretta viene dal proliferare di blog, video su you-tube, titoli dei giornali e quanto altro. Allora per un esordiente cosa c’è di meglio da fare, cercare di pubblicare qualcosa, anche in proprio per fare vedere quanto si vale, o cercare vie più semplici e dirette? Dunque, se pensate che nel mondo del fumetto vige la meritocrazia, cercate di darvi da fare, altrimenti usate le scorciatoie, ne esistono di due tipi:
1) andare per blog di autori famosi, baccagliarseli, postando commenti reverenziali per ogni, eventuale, sciocchezza scritta (quelle che se le scrivo io non viene nessuno a filarsele), sperando che un domani vi chiamino per farvi fare qualcosa…
2) prendere di mira uno di questi autori famosi, criticandolo per il suo accentramento di potere mediatico, facendovi così una sicura pubblicità di ritorno, con un innalzarsi vertiginoso degli accessi al vostro blog.
Quest’ultima strategia è la più veloce, la più simile a quello che la tv ci offre, da autore di fumetti vi trasformate in TRONISTA (vedesi De filippi), e attaccate altri TRONISTI, e la gente accorre a vedere la litigata, entusiasti partecipi. Magari gli stessi che gridano contro l’omologazione imperante sui mercati finanziari di questo mondo (vedi sigh! globalizzazione,), ma che poi corrono a omologare se stessi a tutti gli altri. Ma cercare di restare se stessi, non prestarsi ai giochi degli altri. La psicologia delle masse è ormai una arma formidabile per chiunque voglia gestire la sua immagine mediatica, e nonostante tanto se ne parli e si vedano i nefasti effetti del passato, si corre sempre dietro a qualcuno, dicendo come scusa: ma sì, vado solo avere cosa ha detto, ma non mi interessa mica, per poi rimanere nella rete… Domandina finale: esiste la meritocrazia nel fumetto o contano di più le amicizie (vedi pubblichi se conosci qualcuno)? Io penso che per i disegnatori, a creare la differenza, sia maggiormente la meritocrazia, nel caso degli sceneggiatori non saprei dirlo, la strada mi sembra più ardua. Comunque penso che gli amici, in questo mondo lavorativo come in altri, servano per confrontarsi e aiutarsi a vicenda, per raggiungere un comune obiettivo, per un gioco di squadra, per creare un buon prodotto editoriale e nient’altro. Sono un sognatore? Purtroppo sì, altrimenti non farei fumetti…
P.S. naturalmente questo blog come gli altri vive sul superego del suo autore, anche se motivato da desiderio di fare comprare più copie possibili di Rubor maximus…

domenica 25 novembre 2007

Questo mese...


Questo mese ho avuto molto da fare: un micro trasloco, giri di lavoro in varie località, computer fuori-gioco. Quindi alla fine ho postato poco, ma tra un impegno e l’altro sono riuscito a leggere vari fumetti; ve li elenco in ordine sparso:

Diciamo che questi primi tre sono tutti steampunk :)

* Cuore dell’Impero – tomo secondo di Bryan Talbot ed. Comma22 (finalmente è uscito, super atteso e preso fresco fresco di stampa)
* I figli del Tramonto libro1 di Semerano e Nizzoli ed. Blackvelvet (bello, l'avrei voluto disegnare io...)
* La Mandiguerre n°2 di Tamiazzo e Morvan ed. BD (siamo già al 4° e conclusivo volume, ma avevo voglia di rileggermi il 2°)


* Danger Girl The ultimate Collection di Campbell e Hartnell ed. MagicPress (non so resistere alle curve)

Quattro fumetti ad ambientazione storica (altra cosa a cui non so resistere), anche se l'ultimo è pure un horror

* Gli occhi e il buio di Simeoni ed. Bonelli
* Il Boia Rosso di Artibani e Milazzo ed. Lizard
* Volto Nascosto n°2 di Manfredi e Rotundo ed. Sergio Bonelli
* I figli dell’Alhambra di Paco Roca ed. Planeta Deagostini (acquistato a Marzo ma non ero ancora riuscito a leggerlo, disegno morbido e colori caldi)

Un po' di sangue, che non guasta mai :

* Hellsing di Hirano ed. jpop (sempre BD)
* Kiss Kiss Bang Bang di Tolin, Viola, Pirocco, Carnevale, Torda, Moscatt, Lecce e Pierz, ed. Cagliostro e-press (sesso e pallottole alla Tarantino, :))
* SSI di Tognetto, ed. Cagliostro e-press (supercar + supersoldati + supermattanza, il tutto in Italia !!!)

* DMZ di Wood e Burchielli ed. Planeta (good, very good :))

alcune uscite recenti nelle edicole:

* Khor di Spadavecchia, Riccio, Santaniello ed. Star Comics (la scuola di Piccatto, come resistere)
* Nemrod di Aromatico e Celoni ed. Star comics (bei disegni, aspetto il secondo per commentare la storia, che ora mi sembra un pochetto soffocante)
* John Doe n°54 di Recchioni, Fontana e Pontrelli ed. Eura editoriale

* Lila e la pietra di Stanle di Sheng ed. Free Books


mercoledì 7 novembre 2007

Lucca 07 bis


Un paio di commenti-saluti a ruota libera:
- a Sirio, che è arrivato da Torino a comprare RM2;
- a quel signore che domenica mi ha fatto improvvisare un disegno-ritratto di suo figlio con una delle mie sexy-ninjia (per onorare la sua laurea in giurisprudenza);
- ai ragazzi del ristorante dove Giorgio faceva sempre portare indietro le cose, visto che non capivano le ordinazioni;
- sempre ai medesimi ragazzi, che hanno portato a Michela un piatto di ravioli alle noci, con le medesime ben piantate intere che sembravano stoneage;
- a quel appassionato di arte erotica, motivo per cui una delle mie ninjia, in posa alquanto “inequivocabile”, sta ora in una pagina del suo book (in compagnia di alcuni dei più grandi autori italiani);
- al ragazzo catanese, fans di michael jackson, che sui trampoli girava per Lucca vestito da uomo ragno o mazinga, ma che nessuno ha premiato (sigh);
- all’anziano gestore dell’albergo che ci ospitava a Montecatini, mi mancheranno le sue pause di riflessione;
- a quella pasticceria che conosco fare cose molto buone, ma che non sono riuscito a raggiungere causa impegni con lo stand;
- al casellante che mi ha accolto dopo che mi ero dimenticato di prendere il biglietto al casello;
- a mia cugina che mi ha offerto il pranzo, quando oramai pensavo di rinunciarvi (visto l’affollamento);
- a quella ragazza simpatica che ho conosciuto al bagno e poi è veramente venuta a salutarci allo stand (e ha pure comprato);
- a tutti quelli che mi guardavano mentre disegnavo;
- a quelli che erano indecisi se prendere il primo o il secondo volume di RM, e poi li hanno presi tutti e due;
- alle belle cosplay, ma anche a quelle brutte…

martedì 6 novembre 2007

Lucca 07



Eccomi qua a parlarvi di Lucca: bella fiera, enorme, dispersiva e dispersa tra le varie e caratteristiche piazze cittadine, un mare di gente in continuo movimento e trasformazione, una fiera nella fiera. Bella, viva e interessante, anche se, con tutto il lavoro da fare allo stand, di fiera se ne è vista poca e di fretta, idem per gli acquisti che sono di molto inferiori alla lista di quello che si voleva comprare. Comunque, nonostante tutto, è stata una ottima esperienza, diversa da quelle che avevo fatto fino ad ora e che mi ha insegnato molto sul mondo dell’editoria a fumetti :) .
Ma ora via con i ringraziamenti, prima di tutto a Giorgio e Michela, che, come sempre, mi hanno accolto allo stand come uno di famiglia, un caloroso abbraccio a tutto lo staff della Cagliostro e ai suoi vari disegnatori, senza dimenticare il gruppo di Bottero e Double shot che con noi dividevano lo stand, in particolare un salutone al Firmatore alias Simone Balar, a cui ho dedicato due disegni. Un abbraccio forte forte và a Luca Maresca, con cui ho condiviso le giornate e la camera d’albergo (quindi anche le nottate, visto che si andava a dormire prestissimo, le 11:00 sobh!!): mi manca la sua sveglia a suon di musica punk rock americano… Eh EHH
Ho ricevuto diverse visite di amici del web, tra i quali ringrazio Francesco Biagini che mi ha dedicato un bellissimo disegno, Ketty Formaggio per la sua squisitezza e Chiara Mognetti del gruppo del Capitan Novara, che purtroppo non sono riuscito a salutare alla fine della fiera…
Vi chiederete cosa rappresentano le foto: una è la bellissima copertina del volume secondo di RM, l’altra è un trofeo che la Cagliostro ha voluto darmi per il mio costante impegno nel creare e portare avanti una attività di ricerca, al fine di ottenere un prodotto in grado di fare della cultura storica un momento di intrattenimento. Premio che ho accettato molto volentieri, visto che incarna in pieno lo spirito di RM. Alla prossima…

domenica 28 ottobre 2007

Novita'

Ho rinnovato il mio sito personale: http://www.claudiofranchino.it/ aggiungendo lavori piu' recenti... :)

giovedì 18 ottobre 2007

ANNUNCIO-LUCCA 2007


Ebbene sì, sarò presente a Lucca, allo stand della Cagliostro E-press, che dovrebbe essere nel padiglione Napoleone E7-E8. Disponibile a regalarvi i miei disegni (fatti per l'occasione), in abbinamento al secondo volume di RM, nella speranza di trasformare la Cagliostro in una realtà editoriale planetaria, per poi passare alla conquista dell'universo... :) Delirium...

Recensione brevissima


Poi non vi ho detto se mi e' piaciuto "Terra inferno"... Si, molto, anche se non è una storia per tutti i palati... Un bel affresco grottesco, lovecraftiano, intriso di ironia, con degli spunti interessanti che promettono bene per i prossimi volumi...

martedì 16 ottobre 2007

Vercelli tra le nuvole - 2007 BIS

Poi, come avevo detto, sono andato alla Fiera di Vercelli...
Riassunto veloce: partenza... sigh causa lavori al casello di Rondissone rimango bloccato per più di un'ora in autostrada... che sfortuna... Arrivo comunque a Vercelli per le 12,30: ricerca disperata di un locale dove mangiare (essendo a dieta ho molta fame)... Dopo essermi straffogato per bene mi reco a vedere la mostra presso l'auditorium S. Chiara: bellissima, mi ha ripagato della sfortuna del mattino, wow gli originali di Burchielli sono da urlo... come anche i pannelli di Anno domini... Poi ci sono le pagine Marvel colorate dall'ottimo Rudoni e un intero speciale su Cap. Novara, oltre a tavole dell'Insonne e copertine di Jonathan Steele, direi nel complesso una mostra ottimamente riuscita. Dopodichè mi metto a visitare la città: bei palazzi antichi, anche se inframmezzati ad alcuni obrobi degli anni 60. Spendida la Basilica di S. Andrea e la piazza antistante, con l'ex ospedale maggiore. Poi viene la visita agli stand in P.zza Cavour, dove mi intrattengo felicemente con gli autori di Cap. Novara, portandomi a casa un bel disegno a colori (clicca per vederlo) di Franco Mora.

venerdì 12 ottobre 2007

Vercelli tra le nuvole - 2007


Domenica 14 ottobre si terrà il festival del fumetto "Vercelli tra le nuvole". Sarà una giornata dedicata al fumetto, con incontri di autori, stand, disegnatori, il tutto in piazza Cavour. Mentre all' Auditorium Santa Chiara è stata allestita una mostra di tavole originali da Garrett, Capitan Novara, Anno Domini, L'Insonne e cover di Jonathan Steele etc (la mostra rimarra aperta fino al 21 ottobre).


oppure il Blog di Capitan Novara: http://capitanovara.blogspot.com/


Visto che non è tanto lontano, andrò a farmi un giro...

Ciaooo infermiera!!!


Il titolo è una citazione dei Warner Brother (Yakko, Wakko, and Dot), per dire che aderendo alla par-condicio inserisco anche una infermiera bruna :)...


giovedì 11 ottobre 2007

SCRUBS


Su MTV e’ tornato SCRUBS, il mio telefilm a sfondo medico preferito, molto di più di Dottor House, a cui preferisco la bastardaggine del Dottor Cox e il carattere fetente del Primario, il Dr Kelso. Inoltre, dal punto di vista scientifico, trovo che è molto più reale la vita medica rappresentata da Scrubs che non quella isolata, autoreferenziale del D.H. Cosa che pensano anche gli autori di Scrubs, visto che, nella puntata andata in onda oggi, hanno deciso di mettere a confronto il personaggio di Cox con quello di D.H. Saluti a tutti…

VOLTO NASCOSTO


Ieri ho acquistato “VOLTO NASCOSTO”, la miniserie della Bonelli. Debbo dire che, a differenza di Brad Barron e Demian, che hanno deluso le mie aspettative, questo prodotto invece soddisfa, anche se in maniera parziale, ciò che mi aspettavo. Bellissimi disegni, storia accattivante e una buona dose di ricostruzione storica. La pagina introduttiva di Manfredi, che ben si adatterebbe anche al mio RM, lascia intendere che in futuro ci saranno degli approfondimenti storici, che aiuteranno il lettore a districarsi tra fatti immaginari e reali, la cosa mi intriga parecchio, visto che la stessa cosa la faccio io con RM. Veniamo ora alle critiche: il personaggio di UGO per ora appare fin troppo buono, mi piacciono un pochettino bastardelli, ma credo che con l’introduzione, nel prossimo capitolo, del personaggio di Vittorio, le cose miglioreranno. Chissà chi si nasconde dietro la maschera di “VOLTO NASCOSTO”, io ho provato a darne una interpretazione usando il mio Mesmer…eh ehh.

lunedì 8 ottobre 2007

Regalo posticipato



Visto che in occasione del mio compleanno non mi ero regalato niente, ho deciso di acquistare su amazon.fr il fumetto di Fighera e Biagini che attendevo da tanto tempo " Terra Inferno"...
Sono sicuro che mi piacerà moltooo... Peccato solo che sia in francese: fuga dei cervelli verso la terra d'oltralpe, sigh, così và il mercato...

domenica 7 ottobre 2007

Pensieri


Eccomi di nuovo qua, recentemente sigh non ho avuto molto tempo da dedicare al blog, vari impegni di lavoro, sia quello mio ufficiale, che progetti legati al fumetto, mi hanno trattenuto dallo scrivere…
Intanto faccio alcuni annunci :)
Il 16 settembre era il mio compleanno, sarà per questo che mi sono eclissato? Chiederemo a Jung o suo Zio Freud...
Se trovo dove andare a dormire, sarò alla manifestazione Lucca comics & games 2007, per presentare, allo stand della Cagliostro, il volume due di RM (chi mi vuole ospitare si faccia avanti)...
Stamattina ho finito di scannerizzare le tavole del volume tre, e debbo dire che sono molto soddisfatto.
Mi piace un sacco la pubblicità della SMART che dice” sedili posteriori, no grazie”… Ma l’ultimo personaggio con il bisturi in mano, di che film si tratta, che mi sfugge…? Tra l’altro assomiglia moltissimo ad un mio collega di lavoro, in particolare in quella espressione… SOBH!!!
Finalmente il 10 ottobre, dopo una ampia e diffusa campagna pubblicitaria, uscirà in edicola per la Bonelli “Volto Nascosto”, e visto che a me piacciono molto i fumetti a sfondo storico (altrimenti non facevo RM), e che in Italia rispetto alla Francia, escono di rado, a parte questa primavera “Gli sconfitti” Ed. Renoir, non vedo l’ora di avere tra le mani questo fumetto… Poi vi faccio sapere se mi è piaciuto…
Adesso sparisco di nuovo, ma spero per poco…

venerdì 14 settembre 2007

Cinema e fumetto

Stasera ho visto Spiderman 2, che a suo tempo avevo perso: sigh che delusione…
Speriamo che il film su IronMan, uno dei miei eroi preferiti, non deluda le mie aspettative.
Ma prendere qualche vecchia e valida storia e limitarsi a proporla in chiave cinematografica?

Grazie Orlando…

Grazie per le belle e inaspettate parole con cui sei riuscito ad analizzare, con grande precisione e sentimento, il mio fumetto…

Per chi non lo capisse, andate a leggervi questo articolo

http://www.fumettidicarta.it/Garage_Ermetico/rubor_maximus/claudio_franchino.htmsu

su fumettidicarta - il sito dell'elite, dove è possibile leggere tante e interessanti recensioni dei fumetti in circolazione, interviste agli autori e non solo.

mercoledì 12 settembre 2007

Qualche riflessione sulla crisi del fumetto, gli autori e gli editori.




Oggi mi è capitato di leggere un vecchio post ( 30 ottobre 2006) del forum di comicus in cui si parlava del rapporto tra editori e autori, in particolare la discussione verteva sull’articolo di Michele Ginevra. Premesso che sostanzialmente l’articolo diceva agli autori di farsi furbi, non accettare compromessi alla loro creatività, non scimmiottare stili e storie altrui, pur di pubblicare, ma di imporsi all’editore di turno, sia dal punto di vista creativo sia da quello economico, per il riconoscimento del proprio lavoro svolto. In seguito sono nate una serie di polemiche, tipiche dei forum, un po’ come capita nei programmi televisivi che si occupano di politica. Senza entrare nel merito delle singole discussioni, mi è venuta voglia di dire la mia.


ESISTE LA CRISI DEL SETTORE FUMETTO? Forse, in particolare per alcuni tipi di pubblicazioni, c’è un calo di lettori come numero totale, ma ci sono tanti singoli che comprano molte pubblicazioni, un po’ come capita con i libri. Certo, la maggior parte di coloro che conosco legge poco fumetto, conosce qualche pubblicazione di quelle che sono in edicola e ignora quasi del tutto l’esistenza delle fumetterie. Ma quindici anni fa era diverso? Il mercato offriva molte meno pubblicazioni, alla fine compravi ciò che c’era, con quei pochi soldi che avevi, altrimenti andavi a leggere a scrocco da qualche amico più fortunato. Le riviste contenitore sul tipo del vecchio Comic Art o l’Eternauta o Linus, davano la possibilità di conoscere diversi autori, ma costavano molto già allora, ma alla fine spendevi quei soldi volentieri pur di leggere cose nuove (Per fortuna la biblioteca vicino a casa mia le teneva in abbonamento).
Oggigiorno le riviste contenitore vivacchiano oppure tendono a chiudere dopo pochi numeri, sigh! Pochi lettori, acchiappati da altri tipi di pubblicazioni offerte. Quello che voglio dire è che, sostanzialmente, aumentando l’offerta, ma rimanendo pressappoco invariata l’utenza, i dividendi sono meno per tutti…
AUTORI ED EDITORI, UN ESEMPIO DI CONFLITTO SOCIALE, TIPO PADRONI E SERVI?
L’avvento del computer e un certo benessere hanno cambiato diverse cose. Oggigiorno, un giovane che non abbia solo voglia di schiantarsi contro un platano, ha molte più possibilità di esprimere la propria personalità: può aprirsi un blog su cui scrivere ciò che vuole, può facilmente fare musica (conosco più musicisti per diletto che fumettisti), può fare fumetti, ci sono corsi per imparare a fare di tutto. Una volta era più difficile, pochi corsi, pochi spazi, pochi mezzi, ma l’altra faccia della medaglia è che la concorrenza è aumentata in modo esponenziale, ovunque ti giri trovi musicisti, scrittori, fumettisti, ballerini, attori e artisti in generale! Ma i posti a disposizione sono sempre gli stessi, e a meno di eliminare ogni anno una quota di quelli che occupano il posto che noi ci sogniamo di meritare, le possibilità di emergere diventano soggette a fattori quasi casuali, in cui incide il talento, la determinazione o costanza e una buona dose di fortuna per capitare nel posto giusto al momento giusto. Rassegnarsi? Certo che no, ma non lagnarsi troppo o passare il tempo ad essere gelosi del prossimo. I giovani autori si lamentano che sono pagati poco (anche quelli già affermati), giustamente vorrebbero che il loro lavoro fosse riconosciuto come si deve. Ma una piccolissima casa editrice come può riuscire a pagare il giusto senza rimetterci troppo? Pensando a questi problemi mi è venuto un paragone con la ricerca universitaria: anche la ricerca si basa sulle pubblicazioni, che ti aiutano a fare carriera. Alcune sono più prestigiose altre sono minori, ma tutti si pubblica, pur di andare avanti. Il giovane e speranzoso possibile futuro ricercatore è come un autore di fumetti, ha un grande sogno da realizzare, un idea che nella sua mente lo porterà al Nobel. L’autore/ricercatore farebbe di tutto per vedere realizzato il suo progetto, ma ahimè deve scontrasi con alcuni fattori: la borsa (quando c’è) che riceve (dal suo professore/editore) per concretizzare la sua idea in una pubblicazione è spesso troppo esigua e assolutamente non proporzionale alle ore di lavoro dedicate. Spesso deve scendere a compromessi con il suo professore/editore che impone il suo volere sullo sviluppo dell’idea, d’altronde ha lui il coltello dalla parte del manico. Talvolta il proprio lavoro non viene capito e spesso deve rivolgersi alla pubblicazione su di una rivista minore. Altri ricercatori/autori con professori/editori più influenti riescono a pubblicare di più, anche se sono meno bravi. Spesso una buona idea dopo la pubblicazione non riesce a trovare uno sbocco reale sul mercato, mancano le infrastrutture per diffonderla all’utente finale, il pubblico, a causa di scarsità di fondi a disposizione, poca pubblicità o fatta male. Al nostro autore/ricercatore non rimangono molte possibilità: sa che il mercato è saturo, se molla tutto altri cento stanno aspettando per entrare in quel laboratorio, potrebbe fuggire all’estero, magari in Francia, sperando che così le cose vadano meglio. Ma in questo caso si chiama “fuga dei cervelli”. Quello che voglio dire è che molte difficoltà professionali sono ormai comuni a settori in apparenza distanti. I problemi andrebbero affrontati in un’ottica più generale, non considerando se stessi, da soli, come un singolo artigiano, ma confrontandosi con le altre categorie di lavoratori, il mercato alla fine è solo uno…

martedì 28 agosto 2007

Torino





Oggi voglio spendere due parole (anche se ce ne vorrebbero mille) sulla mia città: TORINO.
Ultimamente, grazie anche alle olimpiadi e a notevole impegno da parte di tutti, sembra rinata, in particolare in senso turistico. E’ per me un grande piacere vedere moltitudini di individui, muniti di cartina, aggirarsi per quelle stesse piazze, che tante vote ho scomposto e rimontato nei miei quadri, intenti a scoprire i lati più belli della città. Facendo un elenco veloce di che cosa non dovreste farvi mancare in una visita, vi consiglio:
1) Il Museo del Cinema, eclettico e surreale, inserito in quella misteriosa e caratteristica costruzione che è la Mole Antonelliana, dalla cui sommità è possibile godersi una buona vista della città (l’ascensore è panoramico, quindi è sconsigliato guardare giù a chi soffre di vertigini).
2) Il Museo Egizio, uno tra i più belli e completi al mondo (per saperne qualcosa in più aspettate il capito terzo di RM).
3) Il Palazzo Madama, che condensa nella sua struttura romanica e mediovale, arricchita dalla splendida facciata del Juvarra , duemila anni di storia di Torino.
4) Il Palazzo Reale, apoteosi del barocco piemontese, a cui deve necessariamente seguire una visita delle principali Regge Sabaude sparse nel territorio: Venaria, Racconigi e Stupinigi.
5) Lungo il percorso collinare, passando dalla Villa della Regina, alla Basilica di Superga e infine giungere al Faro della Maddalena, da dove, leccando un gustoso gelato, e possibile godersi una vista superpanoramica della città e delle montagne (d'altronde siamo a piè dei monti - Piemonte).
6) Il museo del Risorgimento, ospitato all’interno di Palazzo Carignano, uno dei più completi che mi è capitato di visitare (si parla anche della Guerra di Crimea).
7) Una passeggiata sotto i chilometri di portici che percorrono tutto il centro cittadino, godendosi i bei negozi e gli affascinanti palazzi.
8) Un aperitivo nei numerosi caffè storici della città.
9) Una passeggiata romantica al Valentino, lungo le sponde del fiume Po.

Monumenti


In RM volume primo si parla della Guerra di Crimea: non è una scelta casuale, il fatto di abitare a Torino ha molto influito questa scelta. I Piemontesi hanno partecipato attivamente alla guerra, come testimonia la città stessa, con vie e piazze dedicate all’evento: Via Cernaia, C.so Sebastopoli, Piazza Crimea con l’omonimo monumento ai caduti, i Giardini Lamarmora, etc.etc. Memorie di un tempo lontano, di cui ben poco, forse nulla rimane negli abitanti della odierna città.

Bentornati !!!

Bentornati a tutti quelli che erano in vacanza e a tutti quelli che hanno deciso di passare di qui. Io quest'anno sono dovuto rimanere in città, ne ho approfittato per lavorare al terzo volume di RM. Comunque non mi sono mancate numerose gite nel territorio, che con le relative mangiate, mi hanno fatto mettere da parte 5 kg per passare bene l’inverno.

mercoledì 8 agosto 2007

CHAKRAM


A pag 17 del volume zero, Galvano deve schivare una cerchio rotante, lanciatogli da un individuo con uno strano turbante: si tratta di un appartenente agli Akali, una sorta di santoni guerrieri, dotati di indomito coraggio e resistenza, e che erano soliti combattere, per la difesa della loro fede, armati fino ai denti con ogni sorta di arma: spade, pugnali, pistole, in numero doppio o triplo di quello della normale fanteria. Inoltre, la caratteristica che li distingueva, era l’uso in combattimento di una sorta di frisbee, un cerchio di ferro tagliente (chakram), finemente decorato e di vario diametro, che portavano al collo, al braccio o sul turbante. Tale cerchio veniva lanciato e la leggenda dice che era in grado di tagliare la gola di un nemico a cento metri, in realtà durante le guerre con gli inglesi non sembra che ci furono feriti per questo tipo di arma. Il chakkar è fondamentalmente simile all’arma usata da Xena nell’omonima serie tv, solo che non è in grado di tornare indietro.
Qui di seguito un link al Chakram: http://www.flight-toys.com/rings/chackrum.html

RIFLE



Nel volume zero, le divise indossate da Galvano, Balabar e Mesmer si rifanno a quelle indossate dai fanti e ufficiali dei RIFLE, le unità speciali della fanteria leggera britannica, nate durante la guerra dei Sette anni, per resistere agli assalti dei pellerossa. Tali unità erano equipaggiate in modo leggero e armati con una carabina (rifle), molto più corta e maneggevole rispetto al lungo moschetto dei fanti: i compiti dei RIFLE erano di ricognizione o rapidi colpi di mano contro il nemico. Nella seconda guerra anglo-sikh presero parte il 60th regimento rifle e la rifle brigate.

RM0






Parliamo un po’ del volume zero di RM (Rubor maximus):
è nato apposta per il Free comic book day, e dal momento che mi è stato chiesto se ci stavo a partecipare alla manifestazione, al momento della completa realizzazione dell’albo, è passato poco più di un mese. Non è poco tempo per un fumetto in bianco e nero, ma nel caso di Rubor Maximus volume zero, per i motivi che vi vengo ad esporre, la realizzazione dell’albo è stata una vera e propria corsa contro il tempo:
1) io ho un lavoro che mi sottrae 8 ore della giornata
2) Rubor Maximus è un fumetto dove la ricerca storiografica, di ambientazione e costume, riguarda un buon 80 % della storia, fatta di ricerche e verifiche sui dati acquisiti che prendono un certo tempo e nel caso del volume zero, si partiva proprio da zero, a parte l’idea di sviluppare una parte poco conosciuta del passato dei personaggi
3) per non togliere nulla al volume primo che era già uscito, c’era bisogno di creare una storia che si incastrasse in modo trasversale alle vicende narrate nella serie ufficiale e mostrasse in generale il tipo di ambientazione e personaggi di RM, un qualcosa che fosse utile sia per chi voleva avvicinarsi alla serie, sia per chi aveva già tra le mani il primo volume
Penso che alla fine sia venuto un prodotto abbastanza buono, in grado di solleticare l’appetito per i volumi ufficiali (quelli inseriti nella collana yKronos della Cagliostro e-press) sia di completare alcuni passaggi delle vicende di RM.
A tal proposito mi dispiace molto che si siano creati dei contrattempi con le poste per la distribuzione alle fumetterie, considerato l’impegno e l’entusiasmo che ho messo nella realizzazione di questo albo.
Perché vi racconto tutto questo? Mi girava nella testa da un po’…

domenica 29 luglio 2007

Rubor Maximus -La presa di Multan

Da oggi, su Cagliostroepress.com, il sito ufficiale della casa editrice, è on line l'albo di Rubor Maximus che io e la Cagliostro ePress abbiamo realizzato per il FCBD così che chiunque, nel pieno spirito della manifestazione, possa leggerlo anche gratuitamente on line.

Per scaricarlo cliccate qui: http://www.cagliostroepress.com/epublishing/epublishing.asp?id=5

Buona lettura...

P.s. per l'occasione vorrei esprimere un ringraziamento al mio amico Andrea per le foto del suo viaggio di nozze, che tanto hanno ispirato gli ambienti e le architetture di questo albo...

giovedì 12 luglio 2007

Mandala


Oggi vi parlo del mandala, nel caso non sappiate cosa sia, un esempio lo trovate a pagina 19 di rubor maximus (quella raffigurata qui a fianco). E' quello strano disegno fatto di cerchi e quadrati che si trova alle spalle di Jung. Perchè un mandala? Mi serviva una immagine che richiamasse la psiche ed i suoi turbamenti, sia quelli di Jung che di Henry, lo smemorato.
"Il mandala è nello stesso tempo una sintesi della manifestazione spaziale, un'immagine del mondo e la rappresentazione e l'attualizzazione di potenze divine; è anche un'immagine psicagogica, capace di condurre colui che la contempla all'illuminazione. In particolare Jung ricorre al'immagine del mandala per tracciare una rappresentazione simbolica della psiche, la cui essenza ci è sconosciuta. Egli ha osservato che queste immagini sono utilizzate per consolidare l'essere interiore o per favorire la profonda meditazione. Jung ritiene che la contemplazione di un mandala ispiri la serenità, il sentimento che la vita ha ritrovato senso e ordine. Il mandala ha una doppia efficacia: conservare l'ordine psichico se esiste già, ristabilirlo se è scomparso. (Dizionario dei simboli. J.Chevalier, Bur, pag 56-58)".
In particolare Jung ha scritto anche un libro sul simbolismo del mandala, nel caso vogliate approfondire l'argomento c'è questo link.

Se invece volete scoprire la psicologia analitica, che prende origine dalla ricerca psicologica di Jung, vi consiglio questo libretto: "Incontrare Jung", di Wolfgang Roth, edizioni Magi.

domenica 8 luglio 2007

Nuovo forum!


Notizia: è nato il forum della Cagliostro e-press, dove potete dialogare con gli autori e dire la vostra sulle loro produzioni. Naturalmente c’è anche uno spazio dedicato a Rubor Maximus, all’interno della cartella ykronos (la collana dedicata ai mondi ucronici e paralleli). Fateci un salto e lasciate il vostro commento su Rubor.

Qui invece una nuova immagine, si riferisce alla missione di Franklin, quardate chi era a sponsorizzarlo!!!

martedì 3 luglio 2007

Mackintosh






Parliamo un po’ di architettura, in Rubor Maximus ha un valore importante e mi aiuta a sottolineare i vari periodi, per esempio nel delineare il Panopticon ho cercato di omaggiare l’art Nouveau (quello stile che viene chiamato anche Liberty o Modernismo). In particolare la mia attenzione si è rivolta non tanto alla componente floreale, tipica dello stile Francese, quanto a quella più lineare e sobria della scuola di Glasgow, lo stile dell’architetto Charles Renne Mackintosh (Glasgow 1868 - Londra 1928) e della scuola Viennese, dei “secessionisti”, che tanto furono influenzati da Mackintosh, come Otto Wagner e Josef Hoffmann. Il bello dei loro progetti, sia quelli architettonici, che quelli dei complementi d’arredo, come scrivanie, sedie, mobili, è tale, che anche a distanza di cento anni sembrano moderni. Infatti, se vi capita di recarvi in un mobilificio specializzato in design, non è difficile che vi imbattiate in una sedia molto simile a quelle progettate da Mackintosh cento anni fa, guardate la foto per farvi un’idea!.




Mentre lo stile floreale più tipico dell’Art Nouveau andava ad esaurire la sua spinta innovativa, soffocato da troppa artificiosità, lo stile più razionale viennese riuscì ad evolversi e a trasmettere la sua esperienza nel futuro “razionalismo”, quel movimento a cui collaborarono architetti come Frank Lloyd Wright, Le Corbusier, Mies van der Rohe, Walter Gropius (il fondatore della scuola Bauhaus) e che tanto ha influenzato e modellato le nostre moderne metropoli.

p.s. Bauhaus è anche il nome di un gruppo musicale dark dei primi anni 80 :)

Classifica !

Oggi vi posto la mia classifica personale dei 10 album che ascolto di più quando disegno o scrivo Rubor Maximus (prima o dopo spiegherò cosa vuol dire)…

1) MUSE - Absolution
2) PLACEBO - Sleeping with ghosts
3) PLANET FUNK - The illogical conseguence
4) DEPECHE MODE – Playing the angel
5) THE CHEMICAL BROTHERS – Surrender
6) MUSE – Showbiz
7) U2 – Rattle and hum
8) Colonna Sonora del film “Ipotesi di complotto”
9) George Gershwin - raccolta
10) BLUR - raccolta

Senza musica non riuscirei mai a lavorare!!!

martedì 26 giugno 2007

The Illustrated London News


Ecco alcune illustrazioni di Rubor Maximus ispirate alla rivista “The Illustrated London News” l’antesignano dei giornali illustrati, una specie di Domenica del Corriere versione inglese. Tale rivista, per chi non lo sapesse, è nata nel 1842 ad opera di Herbert Ingram e Mark Lemon, costava sei pence, era di sedici pagine con 32 illustrazioni. La prima edizione includeva immagini della guerra in Afghanistan (mi ricorda qualcosa), di un incidente ferroviario in Francia, dell’esplosione di un battello a vapore in Canada e del ballo a Buckingham Palace. In un periodo dove non esisteva la televisione e il cinema, e in cui non c’era ancora la possibilità di stampare fotografie su di un giornale, tale rivista fu un ottimo strumento per raggiungere un vasto pubblico e divulgare l’informazione di costume del suo periodo, mostrando attraverso i suoi disegni cosa capitava nel mondo (sebbene il costo della rivista non era proprio alla portata di tutti!).

Tanto per cominciare!

Tanto per cominciare parliamo di Chambery, cittadina della Savoia gemellata con Torino (la mia città, che adoro)… Forse non tutti sanno che una volta la Sacra Sindone era custodita nella cappella del castello di Chambery (quello che si vede a pag 25 del volume primo di Rubor Maximus). Poi la Sindone venne trasferita a Torino, in realtà venne solo prestata, ma come succede spesso coi libri, in particolare coi fumetti, non è più tornata indietro. Sulla Sindone sono presenti dei rammendi, eseguiti dopo che era stata danneggiata da un incendio, infatti, tanto per cambiare, ogni tanto, nei secoli, Chambery è andata a fuoco, non so se le altre volte era per colpa di Mesmer, fatto sta che nel 1751 è tutto merito suo (pag 22-25 di Rubor vol.1°).
Comunque se vi capita di andare a Chambery ricordatevi, se siete di Torino, di portarvi la vostra tessera musei, entrerete gratis anche nei musei di Chambery.