giovedì 12 luglio 2007

Mandala


Oggi vi parlo del mandala, nel caso non sappiate cosa sia, un esempio lo trovate a pagina 19 di rubor maximus (quella raffigurata qui a fianco). E' quello strano disegno fatto di cerchi e quadrati che si trova alle spalle di Jung. Perchè un mandala? Mi serviva una immagine che richiamasse la psiche ed i suoi turbamenti, sia quelli di Jung che di Henry, lo smemorato.
"Il mandala è nello stesso tempo una sintesi della manifestazione spaziale, un'immagine del mondo e la rappresentazione e l'attualizzazione di potenze divine; è anche un'immagine psicagogica, capace di condurre colui che la contempla all'illuminazione. In particolare Jung ricorre al'immagine del mandala per tracciare una rappresentazione simbolica della psiche, la cui essenza ci è sconosciuta. Egli ha osservato che queste immagini sono utilizzate per consolidare l'essere interiore o per favorire la profonda meditazione. Jung ritiene che la contemplazione di un mandala ispiri la serenità, il sentimento che la vita ha ritrovato senso e ordine. Il mandala ha una doppia efficacia: conservare l'ordine psichico se esiste già, ristabilirlo se è scomparso. (Dizionario dei simboli. J.Chevalier, Bur, pag 56-58)".
In particolare Jung ha scritto anche un libro sul simbolismo del mandala, nel caso vogliate approfondire l'argomento c'è questo link.

Se invece volete scoprire la psicologia analitica, che prende origine dalla ricerca psicologica di Jung, vi consiglio questo libretto: "Incontrare Jung", di Wolfgang Roth, edizioni Magi.