venerdì 17 dicembre 2010

Auguri 2010

E siamo arrivati a Natale! Alla fine, tra i miei mille impegni, non ho postato nulla su Lucca... e pensare che è stata una delle edizioni dove mi sono divertito di più, nonostante abbia dovuto lavorare un sacco e non fosse mia intenzione recarmi a Lucca quest'anno. Mangiato come sempre ad ore impossibili, dormito poco, ma incontrato un sacco di persone interessanti: grazie a tutti quelli con cui ho chiacchierato e a tutti quelli che hanno apprezzato i miei lavori! Ed ora, parlando del presente: in questo periodo sto lavorando a diversi progetti, alcuni vecchi da finire, altri nuovi, di cui però mi occupo solo della sceneggiatura; per esempio in cantiere c’è un nuovo fumetto ucronico in collaborazione con Alberto Bonis, tanto per fare un po’ di pubblicità anticipata (e di molto…). Poi c’è l’Aventure, forse lo speciale di RM e per finire (tra altri 5 progetti che sto curando), dovrei iniziare a disegnare H.P.L.45 volume 2, di cui ho in parte già ultimato la sceneggiatura, ma il tempo si sa è traditore, così per ora cerco di portarmi avanti coi nuovi progetti, rivolti un po’ a tutti i generi narrativi. Ma di questi ve ne parlerò un’altra volta, diciamo che in ballo quest’anno ci sono circa 9 volumi, speriamo che almeno la metà vedano la luce entro la prossima Lucca. E poi qualcuno si chiede come mai non aggiorno il blog o non passo da facebook, o cazzeggi o produci, entrambe le cose non riesco a farle. Chiudendo che è tardi (sono le 2:30 di notte), auguro Felice Natale e Buone Feste a tutti coloro a cui capiterà di passare da queste parti… A risentirci.

martedì 26 ottobre 2010

Chicche di saggezza


Qualche frase strappata qua e là, per libere riflessioni, e per venire incontro alle regole precedentemente scritte:

“ La critica a fumetti in Italia non esiste, al massimo esistono i criticoni, ma non sono italiani, sono tutti esterofili.”

“ Nella vita e nella morte ci vuol sempre buona sorte. “

Per concludere vi rivelo che la signorina rappresentata si chiama Lucrezia, ed è il mio spirito guida a Lucca 2010.

Cosa bisogna fare per essere un buon disegnatore e sceneggiatore


Chi si aspetta di leggere qualcosa di serio vada via, oppure resti, che la fantasia supera la realtà o forse sono la stessa cosa. Poche regole da seguire: essere sempre presenti in ogni discussione sul web; prodigarsi in lodi agli autori famosi e spalare merda su quelli poco famosi; cercare di sfruttare le proprie conoscenze per accaparrarsi lavori e possibilmente mettersi in mostra il più possibile, mostrando un carattere poco simpatico. Detto fatto, naturalmente ci vuole anche un pizzico di talento, il successo arriva. Cacchio, ma io non seguo quasi nessuna di queste regole, sto sempre a disegnare e scrivere, accidenti, mi sa che ho sbagliato tutto! Certo, quelli elencati sopra sono dei luoghi comuni, triti e ritriti, ma alla fine come ogni tradizione che si rispetti, hanno un loro fondamento ben radicato nel territorio. Saluti e buona notte. Quello rappresentato nell’immagine è un Operaio Mod. Marchionne, molto in voga in questo periodo, esportabile anche ad altre categorie lavorative.

Lucca 2010


Fra qualche giorno inizia Lucca Comics and Game 2010, ed io ci sarò, come già accennato, con H.P.L.45 ed Operazione Majorana, allo stand della Cagliostro E-press, in P.za Napoleone, padiglione editori. Sabato sarà presente anche Alberto Bonis a darmi una mano a fare disegnini e dediche. Accorrete numerosi…
P.s. il signore al mio fianco si chiama Randolph, se volete saperne di più compratevi H.P.L. 45 ;)

venerdì 8 ottobre 2010

SEI DELUSO DI GREYSTORM, allora è venuto il momento di leggerti RUBOR MAXIMUS!


A parte il titolo che ai più potrebbe risultare da rosicone ed ad altri una vuota provocazione, la mia vuole essere una semplice analisi e un suggerimento, considerato una serie di aspetti, che avrò modo di trattare in questo mio breve post. E’ finita la serie di Greystrom, anche il 12° volume è stato letto, le critiche, in generale, sono state positive per certi versi, ma, da come si evince leggiucchiando in giro per il web, la serie alla fine, nonostante le grandi aspettative, non è mai riuscita a decollare del tutto, una sorta di volo a metà. Molteplici sono stati i fattori che hanno portato a questo giudizio, alcuni li elenco in breve qui di seguito: la tecnologia e il genio di Greytorm rimangono troppo in sordina rispetto agli avvenimenti della Storia (specie pensando ai riferimenti alla Prima Guerra Mondiale); i suoi schiavi e le ambizioni di Greystorm fanno una figura da peracottari nella battaglia di Makatea (battuti da uno sparuto gruppetto di uomini); alla fine Greystorm non è convinto manco lui di cosa ha veramente fatto e perché lo ha fatto, nonostante sia stato sempre così risoluto nella sua cattiveria. Poi vi sono altre cose, che basta farsi un giro sulla rete per trovarle. Io da parte mia ho trovato Greystorm una piacevole lettura (anche se ho preferito Volto Nascosto), sì, mi aspettavo di più, ma le molteplici citazioni di Verne (più di quante tanti hanno colto) mi hanno piacevolmente intrattenuto, e poi i disegni per me erano molto belli, e in sintonia con le illustrazioni classiche dei libri di Verne, per intenderci le Edizioni della Mursia. Certo, una parte del pubblico voleva di più, forse perché il pubblico è smaliziato e si aspetta grosse novità, anche dai fumetti cosiddetti popolari; eppure il fine dell’opera era chiaro fin dalle prime dichiarazioni di Serra: “non sarà steampunk! Lo steampunk descrive una versione alternativa, adattata del mondo moderno attraverso l'utilizzo di una tecnologia retrò. Invece quella a cui stiamo lavorando sarà una storia ambientata nell'Ottocento, con personaggi e azioni compatibili con quel periodo storico”. Ossia recuperare l’atmosfera del classico romanzo d’avventura scrivendo un fumetto come avrebbero potuto farlo Verne o Stevenson. In più introducendo una novità nel mondo Bonelli: un cattivo come protagonista, privo di un triste passato che ne giustifichi le azioni, ma solo una cieca ambizione e uno scarso interesse per il prossimo suo. Alla fine, in un certo senso, quello che Serra si riprometteva è stato mantenuto: le atmosfere del romanzo classico d’avventura vi sono tutte, in particolare quelle verniane, sia nella caratterizzazione dei personaggi che nel loro agire, sia negli ambienti che nelle avveniristiche (ma non troppo) invenzioni di Greystorm, che ben si accompagnano a quelle del periodo storico trattato. Forse c’è troppo Verne avventuroso, quello del Giro del mondo in 80 giorni o Cinque settimane in pallone e poco del Verne precursore della fantascienza, quello in grado di guardare molto più avanti dei suoi tempi, prevedendo invenzioni che poi sono divenute reali. Ma d’altronde, sempre citando Serra:”dato che Greystorm doveva essere un inventore, nelle prime fasi di sviluppo del racconto la nostra opinione era quella che, negando la Storia con la esse maiuscola, avremmo potuto fargli ideare molte cose (dal congelatore all’aeroplano) in anticipo sui tempi. Ma, man mano che gli eventi si definivano e la documentazione si accumulava sulle nostre scrivanie, ci siamo resi conto che non era possibile. Tutto era già stato inventato (avremmo dovuto far nascere Robert nel ‘700!) e la realtà in cui il nostro si sarebbe dovuto muovere era molto più “avanzata” di quanto ci aspettassimo. Questo ci ha convinti a narrare la vita del nostro genio malvagio non “contro” la Storia, ma tra le pieghe della stessa, facendola emergere nei momenti che ci sembravano più emotivamente importanti (come, per citarne uno, lo scoppio della Prima Guerra Mondiale)“. Se i presupposti su cui si muoveva erano quelli, beh, li ha rispettati (anche se il cattivo alla fine ne risulta molto ridimensionato). Da parte mia non posso che dire, a chi è rimasto deluso di Greystorm, che forse è venuto il momento di leggersi Rubor Maximus. Certo i miei disegni debbono piacere, non sono paragonabili a quelli degli artisti bonelli o in generale della scuola italiana, ma Rubor Maximus è il fumetto dove la Storia con la esse maiuscola si confronta, senza negarla, con una tecnologia futuribile, dove la Prima Guerra Mondiale è diversa da come siamo abituati a vederla, ma il tutto nell’ottica di una ricostruzione storica che guardi appunto alla Storia con la esse maiuscola. L’ucronia non è negare la storia, l’ucronia è rivedere gli avvenimenti storici da un punto di vista diverso, è un lavoro lungo e laborioso, è spesso più facile far finta che tutto sia già stato inventato o che tutto sia immutabile e quindi non si possa cambiare la storia; ma con un pochetto di impegno la realtà è ben diversa. Ne è un fulgido esempio l’opera ritenuta il caposaldo dello Steampunk “La macchina della realtà (The Difference Engine)” del 1990, scritto da William Gibson e Bruce Sterling, dove si racconta che il noto matematico Charles Babbage è riuscito nell'ambizione di costruire un avanzato computer meccanico (la macchina analitica, evoluzione della macchina differenziale che dà il titolo originale al romanzo), anticipando così di oltre un secolo la rivoluzione informatica, cosa che effettivamente sarebbe potuta capitare se non fossero intercorsi alcuni spiacevoli avvenimenti, in particolare di natura economica. Quindi se volete leggervi un fumetto dove ci sia un bel po’ di Wells, di Verne e di Poe, tanta alchimia, fantascienza, storia della Scienza, ucronia e personaggi storici da riempirci un’enciclopedia, nella migliore tradizione dello steampunk e dell’ucronia, allora vi riconsiglio di leggervi Rubor maximus, non ne sarete delusi. E se non volte spendere i soldi per i volumi, cercate qualcuno che ve li impresti ;)

giovedì 30 settembre 2010

Dopo il TCBF e prima di LUCCA











Il Treviso Comic Book Festival (TCBF) è passato, sigh, è stato bello parteciparvi, una fiera interessante con un pubblico preparato. Bello è stato anche rivedere vecchi amici che per lontananza non vedevo da mesi, praticamente da un anno… E sì, il tempo passa troppo velocemente e in testa ho un sacco di idee su cui lavorare, ma il tempo è tiranno; potrei provare con il clonarmi, ma la vedo dura lo stesso. Un grazie particolare va a Massimo Perissinotto per l’accoglienza al TCBF e poi naturalmente al Conte e la Contessa, con cui ho condiviso gioie e dolori della sistemazione alberghiera e non solo. Un salutone anche a vecchi amici come Marco Laggetta e uno a nuovi amici come Riccardo Bruno e Alberto Lavoradori, che con mio grande piacere, si è portato a casa l’intera raccolta del mio Rubor maximus. Diverse soddisfazioni al TCBF, in particolare per quanto riguarda L’Aventure, la nuova rivista a cui partecipo, che ha ricevuto un’ottima accoglienza tra gli addetti ai lavori e tra il pubblico. Inoltre la Cagliostro E-Press ha ricevuto il Premio Miro Missaglia nella sezione "editoria", un importante riconoscimento che la premia per il suo impegno nella riedizione dei grandi Classici del Fumetto Indipendente Italiano. E questa cosa mi rende particolarmente felice. Ora non mi resta che prepararmi per Lucca, che oramai manca poco… Ciaooooooooooo

sabato 11 settembre 2010

A volte ritornano...



Se tutto procede come deve andare, per Lucca mi ritroverò con diverse pubblicazioni (tutte edite da Cagliostro E-press), alcune sceneggiate da me ma disegnate da altri, e anche qualcosa di interamente mio.
Per iniziare vi annuncio che in occasione del "Fumetti in TV - Treviso Comic Book Festival", che si terrà a Treviso dal 26 al 27 settembre 2009, al Portello Sile sarà allestita una mostra per promuovere una nuova rivista a fumetti italiana “L’Aventure” . Tra i suoi autori anche il sottoscritto, con due storie sceneggiate da me e disegnate rispettivamente dai talentuosi Marco Perugini e Alessio Monaco. La prima storia riguarda il mondo di Verne e i suoi personaggi, mentre nella seconda è protagonista un particolare archeologo e le tracce di antichi visitatori. In fiera sarà presente anche il mio nuovo lavoro "Operazione Majorana", sempre io ai testi e Alberto Bonis ai disegni: storia ispirata al periodo della Guerra Fredda e la minaccia dell'atomica. Per Lucca invece sarà il momento di H.P.L.45 - High Power Lovecraft 1945, di cui curo testi e disegni, un omaggio al caro Lovecraft e il suo cosmo di oscuri e tenebrosi personaggi. Inoltre dovrebbe uscire anche KKBB2 di cui collaboro al 50% alla sceneggiatura. E poi altro ancora... Insomma, si lavora tanto... si guadagna poco, ma ci si diverte... almeno quello ;).

martedì 9 marzo 2010

Di Ritorno da Fullcomics...


Eccomi di ritorno dopo due piacevolissimi giorni passati a Sarzana, tra i padiglioni di Fullcomics. Mentre in giro per il web infuriano le polemiche sulla manifestazione, io, da parte mia, posso dire di essermi trovato bene. Era la prima volta che mi portavo dietro anche la famiglia, e come banco di prova per future manifestazioni, debbo dire che le cose sono andate bene, mia figlia si è divertita un sacco, trovando attorno a se un mucchio di nuovi “zii”. Le serate sono trascorse in piacevolissima compagnia, sia di vecchi amici che di nuovi. Certo, dal punto di vista lavorativo le cose potevano andare diversamente, maggiore pubblico avrebbe giovato a tutti, anche a me come autore, non solo a chi era lì per vendere. Purtroppo, probabilmente a causa di una serie di fattori extra organizzazione, così non è stato. L’essere costretti a cambiare luogo all’evento, passando dopo tre edizioni da Piacenza a Sarzana, la concomitanza con la Fiera del fumetto a Bologna e il tempo alquanto incerto (sparse nevicate, freddo etc.), non hanno spinto il pubblico ad intervenire, così come ci si aspettava da un programma, che rispetto alle precedenti edizioni, rappresentava un vero salto di quantità, sia come presenza di autori che di proposte espositive e workshop. Poi naturalmente vi sono una serie di mancanze da parte della gestione, ma sono quelle mancanze che riguardano tutte le fiere; da quando le frequento non ve ne è stata mai una che soddisfacesse in pieno le aspettative sia dei venditori, sia degli autori che del pubblico: problemi come sale non disponibili, location per le interviste sbagliate, scarsa segnaletica, problemi con gli accrediti e le disponibilità alberghiere, sono cose che gravano su tutte le fiere, anche quelle ritenute più virtuose, come quella di Lucca. Addossare a Fullcomics tutte le colpe e non pensare in toto a come sono organizzate le fiere in Italia è un poco riduttivo. Certo, come dicevo prima, il cambio di location da Piacenza a Sarzana ha, secondo me, influenzato anche la gestione della manifestazione, che non ha potuto fare tesoro dell’esperienza accumulata nelle precedenti edizioni, ma si è ritrovata come ad una prima assoluta, come a rincominciare tutto da capo. Debbo comunque dire che io di problemi non ne ho avuti e che gli stand erano molto confortevoli, ampi (finalmente non più topi in gabbia) e con un’illuminazione che non ti costringeva ad indossare gli occhiali da sole per disegnare. La moquette del pavimento dava un senso di classe alla manifestazione. Troppo spesso capita di trovare fiere allestite in padiglioni che sembrano dei vecchi magazzini abbandonati, sporchi e mal progettati. A Fullcomics non era così, gli stand avevano un non so che di classe, come può capitare di vedere in una fiera del libro (e mai in una di fumetto, sigh). Il riscaldamento non era il massimo, ma è tipico della Liguria, anche l’albergo difettava in tal senso. Insomma, in generale io l’ho vissuta bene e meglio che non in altre fiere, magari meno criticate, ma dove lo stesso non si vede un gran pubblico comprare, ma a tutti va bene così, chissà poi perché? Un augurio allo staff di Fullcomics (in primis a Salvatore) per la prossima edizione e un salutone a tutti quelli che ho incontrato, in particolare a Giorgio e Michela, a Claudio Valenti, a Marco Tanca, a Fabrizio e Ilaria, a Marco, a Samantha e Luca della Absoluteblack, al gruppo di Treviso, al Bot, a Wayne etc. etc. In futuro vi parlo anche di tutte le succose novità editoriali che mi sono procurato a Fullcomics. Ciaoooooooooo

sabato 27 febbraio 2010

Fullcomics






















Fra pochi giorni inizierà la sesta edizione di Fullcomics, che si svolgerà a Sarzana (La Spezia), dal 5 al 7 marzo 2010, presso la Fortezza Firmafede, straordinaria location nel centro della città ligure. La Cagliostro E-press parteciperà all'evento, ed io sono tra gli ospiti, mi potrete incontrare sabato e domenica. Debbo dire che l'edizione di quest'anno è particolarmente ricca sia di ospiti che di mostre, con oltre 400 tavole originali di grandi autori: Stefano Casini, Lele Vianello, Guido Fuga, David Rubin, Marcello Toninelli, Sergio Gerasi, Roberto Battestini, Marco Trisorio, Francesca da Sacco e molti altri ancora, come le tavole originali di Sonia Galletti, disegnatrice del fumetto edito dalla Cagliostro E-press "Un riflesso nel vetro", alla cui sceneggiatura troviamo Ilaria Ferramosca (TalkinK etc.). Ne approfitto per segnalarvi anche alcuni fumetti della Cagliostro, che magari vi siete dimenticati di acquistare a Lucca, ma potrete rifarvi a Fullcomics: "Minifiabe" di Paolo Massagli, un viaggio tra le tipiche fiabe da bambini, rivisitate in monotavole per adulti, in pieno stile horror, gothic, splatter, sexy, sado e punk... sì sì, tutto questo e di più... bellissimo; "Trashy - i professionisti della morte con stile" di Marco Perugini, un pulp grottesco che affonda le sue mani nella realtà dell'informazione televisiva... cosa non si farebbe per fare audience... imperdibile; ed infine "Neo EON" la fortunata serie di web comics, stampati in una nuovissima versione cartacea, completamente ridisegnata e riscritta. Ai disegni uno straordinario Matteo Giurlanda ... e se non sapete chi sia, è meglio che vi imprimiate nella testa il suo nome... farà di sicuro grandissime cose... un grande...


a risentirci...