martedì 31 marzo 2009

Novità




Parliamo ora di alcune novità della Cagliostro E-press che mi hanno particolarmente ben impressionato: “Wonderless”; “Sangue di tenebra” e “Il sognatore”.
Wonderless è una rivisitazione in chiave soft erotica di Alice nel paese delle meraviglie: bei disegni, coinvolgenti, merito degli autori Luca Bossetti e Valentina Campoli, testi accattivanti e una trama originale, più di così…
Sangue di tenebra: a firma di Andrea Cavaletto, quindi già una garanzia, cinque racconti horror dalle sfumature romantiche (riferendosi al termine originale del 1772), interpretate da alcuni talentuosi giovani disegnatori, come Matteo Pirocco, Gianrico Reale, Luca Maresca e Alberto Bonis. Da non perdere.
E ora il piccolino di casa Cagliostro: il sognatore, si tratta di un fumetto in tre parti tra sogno e realtà , realizzato da the Marius, al secolo Mario Lucio Falcone. Opera gradevolissima alla lettura, sia per i disegni sia per il particolare formato pocket, 10x15 cm, che ne fanno un tesoro da tenere in tasca…

Premio Zavattini


Ed eccoci alla notizia più importante: a Fiuggi dal 26 al 29 marzo si è tenuta la Convention dell'Eurocon 2009+Italcon 35 e Deepcon 10, ossia la Convention assoluta della fantascienza e del fantastico. In quell'occasione sono stati distribuiti dei premi tra i quali il Premio Cesare Zavattini per il fumetto italiano di fantascienza. Premio che nasce come omaggio ad uno degli intellettuali del Novecento che ha saputo interpretare la realtà circostante attraverso gli occhi della fantasia e dell'umorismo, proiettando la sua personale visione del mondo tanto nella letteratura, quanto nel cinema e nel fumetto. Zavattini, infatti, viene universalmente ricordato per essere stato un fine scrittore umorista e, come sceneggiatore, uno dei massimi interpreti del Neorealismo cinematografico, grazie al sodalizio con Vittorio De Sica e a film quali Sciuscià (1946), Ladri di biciclette (1948), Miracolo a Milano (1951) e Umberto D. (1952). Ma non bisogna dimenticare che lo scrittore emiliano diede ampio spazio alla sua fantasia come soggettista di fumetti, ed in particolare di fantascienza, tra cui resta ancora oggi memorabile la serie "Saturno contro la Terra" del 1936. Fumetto, quest'ultimo, che essendo considerato il primo fumetto di fantascienza italiana, pone Zavattini come uno dei principali antesignani del genere in Italia. A questo straordinario intellettuale è dedicato questo premio che ogni anno verrà assegnato ad un disegnatore o ad un autore italiano di storie a fumetti di fantascienza. E indovinate chi l'ha vinto quest'anno? Io, proprio io, come autore della saga Rubor Maximus per Cagliostro E-Press, con la seguente motivazione: "Il Premio Cesare Zavattini per il fumetto italiano di fantascienza viene assegnato a Claudio Franchino per aver ideato, scritto e disegnato la saga "Rubor Maximus", un'originale storia steampunk che rende omaggio ad un genere della fantascienza letteraria inaugurata da scrittori come Bruce Sterling, William Gibson e Paul di Filippo e che ha trovato nella penna di uno scrittore come Alan Moore il più originale interprete nel mondo del fumetto, con la Graphic Novel "La Lega degli Straordinari Gentlemen". Franchino è riuscito a coniugare la sua straordinaria fantasia con la Storia dalla S maiuscola, regalando al lettore una vicenda ricca di suspense ed avventura".

Quindi: grazie di cuore a tutti quelli che mia hanno votato (e sostenuto in questi anni)...

Finito il grosso quadro!


Wow, ho finito il quadro di due metri e mezzo per ottanta centimetri... L'immagine non reca giustizia ai colori, ma almeno dà una certa idea del contenuto. Il titolo è "I quattro elementi". Come potete notare anche questo quadro come tutta la mia produzione pittorica risente di Rubor Maximus, praticamente una sorta di crossover tra il Claudio pittore e il Claudio fumettaro.

SONO TORNATO



Ciao a tutti... prima cosa, vi piace il "Guardiano dei Sogni" ritratto nell'immagine del post?
Bene, ora passiamo alle cose serie, dove ero finito? Perso in qualche vortice spazio-temporale, rapito da una nave di bellissime amazzoni, stravogliose di me, o semplicemente ero fuggito lontano, unico testimone di qualcosa di strano e misterioso? Diciamo più semplicemente che mi ero rotto le balle di internet, facebook, siti vari etc; ossia di tutto quel mondo che se non frequenti sei out (almeno così qualcuno asserisce, bah), più o meno abitato da gente a volte falsamente ossequiosa, con cui alle volte ti ritrovi a bisticciare manco tu sai perchè. MA LA VERITA' E' UN'ALTRA: avevo voglia di starmene per conto mio. Problemi di salute trascurati, troppo lavoro, mi avevano alquanto stressato; così alla compagnia virtuale ho preferito quella reale: un sorriso, un abbraccio, una birra tra amici, qualcosa che potessi cogliere con tutti i miei sensi, non solo con gli occhi...