Alcune riflessioni:
1) I bambini piccoli, per la loro stessa natura, ti stimolano a relazionarti con loro in modo diverso, a modificare il tuo approccio nel corso del tempo: per es. prima gli piace stare in braccio, poi preferiscono stare sulla spalla, poi rivogliono stare in braccio, ma in posizione da poter vedere, tutto nell’arco di un paio di settimane, a secondo del loro sviluppo. Anche nei rapporti con le persone uno dovrebbe mettersi in gioco costantemente, e modificarsi, tranne che a differenza dei bambini, quando gli altri te lo fanno notare, è ormai troppo tardi…
2) Stavo pensando ai critici, che per la loro stessa natura sono persone appassionate che hanno visionato un sacco di materiale, per poi acquisire quella personale consapevolezza che permette loro di giudicare se un prodotto è buono o cattivo. Unico problema, non c’è il rischio di fare la fine di quel tizio (il paragone è un po’ forte), che aveva avuto così tante relazioni che alla fine si eccitava solo con il sesso estremo?
3) Sinceramente non capisco quelli che si annoiano e non sanno come impiegare il loro tempo: da parte mia credo che non mi basterà tutta questa linea temporale per realizzare i progetti che ho in testa.
4) Qualcuno mi ha detto che leggere i blog degli autori è una perdita di tempo, visto che sono delle prove narcisistiche degli stessi, una autoconsiderazione del proprio ego. Forse ha ragione.
1) I bambini piccoli, per la loro stessa natura, ti stimolano a relazionarti con loro in modo diverso, a modificare il tuo approccio nel corso del tempo: per es. prima gli piace stare in braccio, poi preferiscono stare sulla spalla, poi rivogliono stare in braccio, ma in posizione da poter vedere, tutto nell’arco di un paio di settimane, a secondo del loro sviluppo. Anche nei rapporti con le persone uno dovrebbe mettersi in gioco costantemente, e modificarsi, tranne che a differenza dei bambini, quando gli altri te lo fanno notare, è ormai troppo tardi…
2) Stavo pensando ai critici, che per la loro stessa natura sono persone appassionate che hanno visionato un sacco di materiale, per poi acquisire quella personale consapevolezza che permette loro di giudicare se un prodotto è buono o cattivo. Unico problema, non c’è il rischio di fare la fine di quel tizio (il paragone è un po’ forte), che aveva avuto così tante relazioni che alla fine si eccitava solo con il sesso estremo?
3) Sinceramente non capisco quelli che si annoiano e non sanno come impiegare il loro tempo: da parte mia credo che non mi basterà tutta questa linea temporale per realizzare i progetti che ho in testa.
4) Qualcuno mi ha detto che leggere i blog degli autori è una perdita di tempo, visto che sono delle prove narcisistiche degli stessi, una autoconsiderazione del proprio ego. Forse ha ragione.