Primo post del 2008, come vi sono andate le feste? A me bene, tranne che l'altro ieri mi sono pesato e ho visto che le varie cene mi hanno fatto lievitare come un panettone, quindi non mi restano che due soluzioni: mangiare di meno e riiniziare a fare palestra. Ma ora torniamo all'argomento di oggi: l’altro ieri ho visto alla TV (come al solito in tarda serata, sigh! poveri noi senza sky…) “Kiss of the Dragon” film del 2001 di Chris Nahon (lo stesso de “L'impero dei Lupi" del 2005, con Jean Reno). Sceneggiatura e produzione di Luc Besson, con Jet Li e Tcheky Karyo, (uno dei miei attori preferiti: il tutore di Nikita e istruttore nell’arte del coltello in “Arte mortale” del 1991, film che consiglio di vedere). “Kiss of the Dragon” in generale mi è piaciuto molto, anzi moltissimo, a parte alcuni (brevi e pochi) momenti di buoni sentimenti che rallentano un po’ il ritmo. I suoi punti di forza a mio parere (oltre alle coreografiche scene di lotta): l’ambientazione parigina; i cattivissimi tutori della legge, che non si fanno problemi ad uccidere inermi passanti o turisti; una certa ironia e l’attacco del protagonista al commissariato. Adesso una domandina, ma mentre i francesi fanno film d’azione a livello americano, il nostro cinema che cosa fa? Nonostante mi piacciano i film italiani impegnati, le introspezioni sui personaggi e i loro problemi quotidiani, i nostri film di denuncia sociale, alla fine, per quanto riguarda il settore action movie o avventuroso, cosa facciamo? Sigh!, credo che abbia ragione Tarantino, e che una parte degli insegnamenti o voglia di fare di Sergio Leone siano andati perduti. Io non dico di scimmiottare gli amerigani, ma qualcosa di più potremmo fare; alla fine ci siamo fossilizzati su una scuola italiana dei sentimenti, fiction come Montalbano, RIS, sono molto belle, ma c’entrano poco con i ritmi degli action movie o di certe serie americane, certo ci sono delle eccezioni, ma sono troppe poche. Speriamo nel futuro…